Prima dell'arrivo del computer, gli studenti del corso di Fotogrammetria architettonica, in mancanza delle costosissime apparecchiature per fotogrammetria analogica, facevano ricorso alla fotogrammetria povera rilevando manualmente le coordinate su ingrandimenti fografici ed utilizzando la calcolatrice. Le riprese erano effettuate con camere realizzate appositamente e dotate di foro stenopeico, che può paragonarsi ad un obiettivo esente da distorsioni.
Il programma StereoFot® è nato nel 1993 e rappresenta un esempio di programma che sfrutta le basi geometriche del caso normale (assi ottici ortogonali alla base), in fotogrammetria, per collegare le cordinate-terreno di un punto (x,y,z) alle alle coordinate (x1, z1) e (x2,y2) dei punti corrispondenti che lo rappresentano sulla coppia di fotogrammi stereometrici.
Inizialmente StereoFot è stato sviluppato con HyperCard. In seguito, con l'arrivo di Internet, è stato riprogrammato prima con Java e poi con Macromedia Flash. Con ques'ultima versione, grazie ai nuovi grandi schermi panoramici, è possible effetturare la restituzione con l'utilizzo dello stereoscopio a specchi, oltre naturalmente agli occhiali anaglifici ed alla tradizionale visione ad assi visuali incrociati, cui si faceva ricorso precedentemente,
Per quanto riguarda la precisione delle misure, essa dipende dalla risoluzione e... dall'abilità dell'operatore.
Con l'introduzione della modellazione stereometrica, il rilievo per punti può considerarsi definitivamente superato, ma è evidente che, maggiormente, si richiede all'utente una capacità di "leggere" l'oggetto rilevato, prima di "scrivere" una copia, con l'uso di programmi di modellazione tipo Maya 7.0,