Perché la fotogrammetria?
Ciò che fa la differenza, tra la fotogrammetria e le altre tecniche di rilievo, è la visione stereo artificiale, che differisce dalla visione stereo naturale perché ci mette a disposizione, "a portata di braccia", il modello virtuale in scala dell'oggetto da rilevare, soddisfacendo le nostre esigenze naturali per un'osservazione ottimale.
Altri vantaggi della fotogrammetria sono:
- rapidità del rilievo, che, nel caso di riprese, sia con una sola camera, sia con la camera stereometrica, si riduce al tempo di scatto di una coppia di fotografie;
- rilievi a distanza, cioè la possibilità di rilevare un oggetto, in tutti i particolari, senza la necessità di "toccarlo". Si pensi al caso di disastri naturali o. comunque, a rilievi particolarmente pericolosi;
- restituzione a distanza di tempo, cioè la possibilità di rilevare le misure che servono, con tranquillità in laboratorio, anche a distanza di anni dal rilievo e, con il ricorso ad Internet, lontano dal centro di documentazione;
- costituzione di archivi internazionali, secondo del indicazioni del CIPA. Con gli archivi on-line, è sufficiente un link per collegarsi all'archivio o al semplice rilievo;
- verificare il progetto di restauro direttamente sul modello virtuale, grazie alla fotogrammetria inversa;
Rilievo della Cattedrale di Acerenza (PZ)
dell'Unità Fotogrammetrica dei Vigili Urbani di Bari - 1980
La Cattedrale di Acerenza, rilevata dall'Unità Fotogrammetrica dei Vigili Urbani di Bari a seguito del terremoto del 1980, è stata oggetto di studio nell'a.a. 2003/04 nel corso di Rilevamento fotogrammetrico dell'architettura e nell'a.a. 2006/07 nel corso di Rilievo dell'architettura.
Modellazione stereometrica
osservazione stereo ad assi visuali incrociati
Schema delle stazioni di ripresa
Archivio fotogrammetrico